ufficiale che certificava i bilanci della società “non conformi”, la Procura di Roma - dicevo - dovrà decidere adesso se procedere al rinvio a giudizio dei dirigenti; si tratta di un filone completamente nuovo e per esprimersi la Procura ha tempo 90 giorni a partire dal giorno di chiusura indagini che è stato appunto il 5 maggio scorso. Come spiega nel suo pezzo Michele La Francesca, considerando il mese di sospensione estiva la decisione dovrebbe quindi essere presa e resa nota entro il 5 settembre prossimo.
Ma la cosa che più interessa, ai fini sportivi, è un’altra: “Nel caso di un’eventuale richiesta di rinvio a giudizio dei suoi ex dirigenti - spiega La Francesca -, ci potrebbero essere, infatti, per il club bianconero, pesanti ricadute negative sul piano sportivo.
In un simile scenario, il Procuratore Federale non potrebbe in effetti esimersi dal richiedere al PM la trasmissione degli atti penali, col concreto rischio che venga poi contestata alla Juventus, a titolo di responsabilità propria, la violazione dell’art. 31 del CGS (che punisce l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva e dalla COVISOC) nonché ai suoi ex dirigenti (…) con conseguente responsabilità diretta della società ai sensi dell’art. 6 comma 1 CGS (analogamente a quanto a suo tempo avvenuto in relazione ai bilanci fino al 30.06.21)”.
“In tal senso - evidenzia La Francesca - è bene sottolineare che la condanna subita dalla Juventus e dai suoi ex dirigenti nonché il successivo patteggiamento per le note vicende (plusvalenze fittizie, manovre stipendi, etc) ha comunque riguardato i bilanci fino al 30/06/21. Il nuovo filone riguarda invece, come detto, la presunta falsificazione del bilancio chiuso al 30/06/22 (e forse quello al 30/06/23) rispetto al quale non vi è stata alcuna pronuncia della giustizia sportiva. Il rischio per la Juventus sarebbe quello di subire una nuova penalizzazione che, vista la recidiva, potrebbe essere addirittura superiore a quella già applicata (10 punti di penalizzazione). Ed infatti l’art.18, comma 2 CGS, prevede che se viene commessa una nuova infrazione disciplinare nella stagione sportiva successiva rispetto a quella per la quale vi è stata una condanna, tale nuova infrazione viene valutata ai fini della recidiva (quindi ai fini dell’aumento della pena). Il tutto senza dimenticare che la UEFA non starebbe certamente a guardare. Non resta, quindi, che aspettare per vedere cosa succederà da qui al prossimo 5 settembre”.
Tutto questo mentre i media italiani si stanno divertendo a fare le pulci alla Lazio e a Lotito che non potrà fare acquisti al prossimo mercato e all’Inter per via del bond di 350 milioni rifinanziato da Oaktree. Quando si dice: guardare il dito invece della luna.
P.S. Vi ripropongo qui due brevi stralci tratti da miei articoli scritti sull’argomento. Il breve pezzo del 26 dicembre 2023 in cui davo conto, appunto, dei procedimenti a carico della Juventus avviati prima dalla CONSOB e poi dalla Procura di Roma sul sospetto di nuove irregolarità di carattere amministrativo emerse anche dopo l’uscita di scena di Agnelli & his band, indagini che la Procura di Roma ha ufficialmente concluso il 5 maggio scorso e su cui si pronuncerà entro l’estate; e il pezzo del 28 settembre 2024 quando fu la stessa Juventus in un comunicato ufficiale a comunicare di essere oggetto di indagini sui propri bilanci considerati “non conformi” dalle autorità preposte al controllo.
Sempre che a qualcuno interessi: siamo alla 6^ giornata e stiamo assistendo a un campionato irregolare. La Juventus sta taroccando ancora i bilanci
Da un anno ne scrivo solo io, ma è stata la stessa Juventus a ricordare nella nota di approvazione del bilancio 2023-24 di essere sotto procedimento Consob e che a marzo ci sarà l'atto sanzionatorio
PAOLO ZILIANI
SET 28, 2024
Ma la cosa che più interessa, ai fini sportivi, è un’altra: “Nel caso di un’eventuale richiesta di rinvio a giudizio dei suoi ex dirigenti - spiega La Francesca -, ci potrebbero essere, infatti, per il club bianconero, pesanti ricadute negative sul piano sportivo.
In un simile scenario, il Procuratore Federale non potrebbe in effetti esimersi dal richiedere al PM la trasmissione degli atti penali, col concreto rischio che venga poi contestata alla Juventus, a titolo di responsabilità propria, la violazione dell’art. 31 del CGS (che punisce l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva e dalla COVISOC) nonché ai suoi ex dirigenti (…) con conseguente responsabilità diretta della società ai sensi dell’art. 6 comma 1 CGS (analogamente a quanto a suo tempo avvenuto in relazione ai bilanci fino al 30.06.21)”.
“In tal senso - evidenzia La Francesca - è bene sottolineare che la condanna subita dalla Juventus e dai suoi ex dirigenti nonché il successivo patteggiamento per le note vicende (plusvalenze fittizie, manovre stipendi, etc) ha comunque riguardato i bilanci fino al 30/06/21. Il nuovo filone riguarda invece, come detto, la presunta falsificazione del bilancio chiuso al 30/06/22 (e forse quello al 30/06/23) rispetto al quale non vi è stata alcuna pronuncia della giustizia sportiva. Il rischio per la Juventus sarebbe quello di subire una nuova penalizzazione che, vista la recidiva, potrebbe essere addirittura superiore a quella già applicata (10 punti di penalizzazione). Ed infatti l’art.18, comma 2 CGS, prevede che se viene commessa una nuova infrazione disciplinare nella stagione sportiva successiva rispetto a quella per la quale vi è stata una condanna, tale nuova infrazione viene valutata ai fini della recidiva (quindi ai fini dell’aumento della pena). Il tutto senza dimenticare che la UEFA non starebbe certamente a guardare. Non resta, quindi, che aspettare per vedere cosa succederà da qui al prossimo 5 settembre”.
Tutto questo mentre i media italiani si stanno divertendo a fare le pulci alla Lazio e a Lotito che non potrà fare acquisti al prossimo mercato e all’Inter per via del bond di 350 milioni rifinanziato da Oaktree. Quando si dice: guardare il dito invece della luna.
P.S. Vi ripropongo qui due brevi stralci tratti da miei articoli scritti sull’argomento. Il breve pezzo del 26 dicembre 2023 in cui davo conto, appunto, dei procedimenti a carico della Juventus avviati prima dalla CONSOB e poi dalla Procura di Roma sul sospetto di nuove irregolarità di carattere amministrativo emerse anche dopo l’uscita di scena di Agnelli & his band, indagini che la Procura di Roma ha ufficialmente concluso il 5 maggio scorso e su cui si pronuncerà entro l’estate; e il pezzo del 28 settembre 2024 quando fu la stessa Juventus in un comunicato ufficiale a comunicare di essere oggetto di indagini sui propri bilanci considerati “non conformi” dalle autorità preposte al controllo.
Sempre che a qualcuno interessi: siamo alla 6^ giornata e stiamo assistendo a un campionato irregolare. La Juventus sta taroccando ancora i bilanci
Da un anno ne scrivo solo io, ma è stata la stessa Juventus a ricordare nella nota di approvazione del bilancio 2023-24 di essere sotto procedimento Consob e che a marzo ci sarà l'atto sanzionatorio
PAOLO ZILIANI
SET 28, 2024
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Quel che sta accadendo nel calcio italiano, e nel mondo dell’informazione italiana (in questo caso sportiva) è qualcosa di inaudito oltre che grottesco: c’è la Consob, l’organismo di controllo delle società quotate in borsa, che ha aperto ormai da un anno un procedimento contro la Juventus, la Juventus del nuovo management, quella di Elkann proprietario, Scanavino amministratore delegato e Ferrero presidente, avendo visto che la nuova società si sta comportando come la vecchia: cioè barando e truccando i conti. Non solo non ha provveduto (come le era stato chiesto e com’era suo dovere fare) a correggere i bilanci irregolari di ieri le cui ricadute interessano, falsandoli, anche gli esercizi odierni, ma redige i nuovi bilanci in spregio a un’infinità di princìpi contabili internazionali (in particolare quelli afferenti alle voci “plusvalenze” e “cessioni con diritto di recompra”) che già le vennero contestati ai tempi del CdA guidato da Andrea Agnelli e che portarono alla squalifica per 8 anni cumulativi di Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini, alla penalizzazione di 10 punti in classifica in Serie A e alla squalifica per un anno dalle coppe europee inflitta al club dall’UEFA (e appena finita di scontare).
C’è la Consob che ha messo la Juventus sotto procedimento, dicevo; dopodiché la Juventus ha chiesto di prendere visione delle carte, ha preso atto delle accuse formulate a suo carico, si è presentata all’audizione, ha provato a difendersi ma la Consob ha respinto in toto tutte le sue contro-deduzioni: entro marzo dell’anno prossimo ci sarà quindi il suo pronunciamento, il che significa un provvedimento sanzionatorio.
Di tutto questo riferisce la stessa Juventus nella nota in cui ha svelato e comunicato i dati del bilancio della stagione 2023-24: ma dello scandalo, che come ripeto è in ballo da un anno e che certifica che il campionato di Serie A si sta giocando nella più aperta irregolarità, come peraltro tutti i campionati giocati (molti dei quali vinti) dalla Juventus guidata da Andrea Agnelli, non parla nessuno. Da un anno lo sto facendo solo io - e quando dico “solo” intendo davvero “solo” - e se un fatto di cronaca interviene ad “obbligare” i media a darne in qualche modo conto, la comunicazione avviene nei modi usati da Calcio & Finanza di oggi: con un titolo difensivo e scagionatorio (“Juve, nuova contestazione della Consob. Il club: “Operato nel rispetto delle norme”) che già di per sè è risibile (la Juventus dice sempre così: sono gli altri che si sbagliano, salvo poi venire regolarmente smentita ed essere condannata) e un articolo che non spiega, non approfondisce, non commenta, non giudica. In pratica: Calcio & Finanza, come la Gazzetta dello Sport, come il Corriere dello Sport, come Tuttosport, come tutti i media che si occupano di sport e vivono e lavorano riferendo per 365 giorni all’anno dei fatti che afferiscono al campionato di Serie A e alle competizioni calcistiche italiane ed europee, fa finta di niente - e passa oltre - davanti al fatto enorme di un organismo come la Consob che comunica e certifica che un importante club, sempre quello, la Juventus, sta falsando l’equa competizione del calcio taroccando i suoi bilanci con tutto quel che ne consegue.
Io ne scrivo da un anno, come gli articoli che qui vedete testimoniano. Ma tutti continuano a fare finta di niente, a cominciare dalla Procura FIGC che pure si trova davanti a un fatto del tutto nuovo e che la obbligherebbe ad aprire un’inchiesta: il nuovo procedimento aperto dalla Consob a carico del nuovo management della nuova Juventus.
P.S. Se l'articolo ti è piaciuto e sai che non avresti potuto leggerlo su nessuno dei cosiddetti "media istituzionali" (sigh!), vieni a scoprire il mio account "Palla Avvelenata" su Substack
paoloziliani.substack.com
C’è la Consob che ha messo la Juventus sotto procedimento, dicevo; dopodiché la Juventus ha chiesto di prendere visione delle carte, ha preso atto delle accuse formulate a suo carico, si è presentata all’audizione, ha provato a difendersi ma la Consob ha respinto in toto tutte le sue contro-deduzioni: entro marzo dell’anno prossimo ci sarà quindi il suo pronunciamento, il che significa un provvedimento sanzionatorio.
Di tutto questo riferisce la stessa Juventus nella nota in cui ha svelato e comunicato i dati del bilancio della stagione 2023-24: ma dello scandalo, che come ripeto è in ballo da un anno e che certifica che il campionato di Serie A si sta giocando nella più aperta irregolarità, come peraltro tutti i campionati giocati (molti dei quali vinti) dalla Juventus guidata da Andrea Agnelli, non parla nessuno. Da un anno lo sto facendo solo io - e quando dico “solo” intendo davvero “solo” - e se un fatto di cronaca interviene ad “obbligare” i media a darne in qualche modo conto, la comunicazione avviene nei modi usati da Calcio & Finanza di oggi: con un titolo difensivo e scagionatorio (“Juve, nuova contestazione della Consob. Il club: “Operato nel rispetto delle norme”) che già di per sè è risibile (la Juventus dice sempre così: sono gli altri che si sbagliano, salvo poi venire regolarmente smentita ed essere condannata) e un articolo che non spiega, non approfondisce, non commenta, non giudica. In pratica: Calcio & Finanza, come la Gazzetta dello Sport, come il Corriere dello Sport, come Tuttosport, come tutti i media che si occupano di sport e vivono e lavorano riferendo per 365 giorni all’anno dei fatti che afferiscono al campionato di Serie A e alle competizioni calcistiche italiane ed europee, fa finta di niente - e passa oltre - davanti al fatto enorme di un organismo come la Consob che comunica e certifica che un importante club, sempre quello, la Juventus, sta falsando l’equa competizione del calcio taroccando i suoi bilanci con tutto quel che ne consegue.
Io ne scrivo da un anno, come gli articoli che qui vedete testimoniano. Ma tutti continuano a fare finta di niente, a cominciare dalla Procura FIGC che pure si trova davanti a un fatto del tutto nuovo e che la obbligherebbe ad aprire un’inchiesta: il nuovo procedimento aperto dalla Consob a carico del nuovo management della nuova Juventus.
P.S. Se l'articolo ti è piaciuto e sai che non avresti potuto leggerlo su nessuno dei cosiddetti "media istituzionali" (sigh!), vieni a scoprire il mio account "Palla Avvelenata" su Substack
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Juve e plusvalenze, ex vertici club chiedono patteggiamento in inchiesta Prisma
via www.adnkronos.com
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Telegraph
Juve e plusvalenze, ex vertici club chiedono patteggiamento in inchiesta Prisma
Gli ex vertici della Juventus hanno chiesto il patteggiamento nell’ambito dell’inchiesta ‘Prisma’ sui conti della società che era stata avviata dai pm torinesi ed era poi arrivata a piazzale Clodio per competenza. I pm romani Lorenzo Del Giudice e Giorgio…
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Ieri è arrivata l’ufficialità del nuovo contratto di Cristiano Ronaldo con l’Al-Nassr fino al 2026, con opzione per il 2027.
Ecco le cifre e i bonus riportati dal The Sun:
• 208 milioni di euro all’anno
• 4 milioni di euro a settimana
• 15% delle partecipazioni dell’Al-Nassr (circa 39 milioni di euro)
• 28,7 milioni di euro di bonus alla firma (44,5 milioni se arriva l’opzione per il secondo anno)
• 94mila euro per ogni gol segnato (aumento del 20% al secondo anno)
• 47mila euro per ogni assist fornito (aumento del 20% al secondo anno)
• 9 milioni di euro nel caso in cui l’Al-Nassr vinca il campionato
• 4,7 milioni di euro se dovesse vincere il titolo di capocannoniere
• 7,6 milioni di euro se dovesse qualificarsi e vincere l’AFC Champions League con l’Al-Nassr
• 16 persone che lavorano in maniera fissa per lui (3 autisti, 2 chef, 3 giardinieri ecc.)
• 4,6 milioni di euro di spese per il jet privato coperte dell’Al-Nassr
• 70 milioni di euro di sponsorizzazioni previste dal club.
Ecco le cifre e i bonus riportati dal The Sun:
• 208 milioni di euro all’anno
• 4 milioni di euro a settimana
• 15% delle partecipazioni dell’Al-Nassr (circa 39 milioni di euro)
• 28,7 milioni di euro di bonus alla firma (44,5 milioni se arriva l’opzione per il secondo anno)
• 94mila euro per ogni gol segnato (aumento del 20% al secondo anno)
• 47mila euro per ogni assist fornito (aumento del 20% al secondo anno)
• 9 milioni di euro nel caso in cui l’Al-Nassr vinca il campionato
• 4,7 milioni di euro se dovesse vincere il titolo di capocannoniere
• 7,6 milioni di euro se dovesse qualificarsi e vincere l’AFC Champions League con l’Al-Nassr
• 16 persone che lavorano in maniera fissa per lui (3 autisti, 2 chef, 3 giardinieri ecc.)
• 4,6 milioni di euro di spese per il jet privato coperte dell’Al-Nassr
• 70 milioni di euro di sponsorizzazioni previste dal club.
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Lo state leggendo tutti il fatto del patteggiamento giusto?
Solo che nessun giornale riesce a spiegare cosa stanno patteggiando. Perché l'idea sembra che sia un altro patteggiamento come quello avvenuto dinanzi alla giustizia sportiva. E invece no.
Non c'è la Procura FIGC, c'è la Procura della Repubblica.Gli ex dirigenti della Juve hanno chiesto il patteggiamento in un processo penale.
E non stanno patteggiando il divieto di sedersi in panchina o di entrare nello spogliatoio. Stanno patteggiando mesi di reclusione, di 𝗰𝗮𝗿𝗰𝗲𝗿𝗲, seppur con pena sospesa, per accuse come falso in bilancio e aggiotaggio. Il che significa, in parole povere, che hanno detto:“Sì, ok, abbiamo fatto. Però ce la caviamo con la condizionale.” E hanno accettato il carcere (sospeso).E quindi no, non è un’altra storia di “inibiti”.È una storia di imputati che, per evitare il processo, si fanno andare bene il reato.Senza il timore di scandalizzare una piazza che, in fondo, si è fatta andare bene tutto. Purché si vinca. Ah no, ora manco quello. (Maurizio Zaccone)
Solo che nessun giornale riesce a spiegare cosa stanno patteggiando. Perché l'idea sembra che sia un altro patteggiamento come quello avvenuto dinanzi alla giustizia sportiva. E invece no.
Non c'è la Procura FIGC, c'è la Procura della Repubblica.Gli ex dirigenti della Juve hanno chiesto il patteggiamento in un processo penale.
E non stanno patteggiando il divieto di sedersi in panchina o di entrare nello spogliatoio. Stanno patteggiando mesi di reclusione, di 𝗰𝗮𝗿𝗰𝗲𝗿𝗲, seppur con pena sospesa, per accuse come falso in bilancio e aggiotaggio. Il che significa, in parole povere, che hanno detto:“Sì, ok, abbiamo fatto. Però ce la caviamo con la condizionale.” E hanno accettato il carcere (sospeso).E quindi no, non è un’altra storia di “inibiti”.È una storia di imputati che, per evitare il processo, si fanno andare bene il reato.Senza il timore di scandalizzare una piazza che, in fondo, si è fatta andare bene tutto. Purché si vinca. Ah no, ora manco quello. (Maurizio Zaccone)
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Comunicato ufficiale della Lazio in merito alle notizie sulla posizione di Maurizio Sarri:
"Nella mattinata odierna, il Presidente Claudio Lotito e l’allenatore Maurizio Sarri hanno avuto un lungo e approfondito confronto telefonico, nei vari punti affrontanti si e’ discusso a lungo in merito alla situazione regolamentare legata all’indice di liquidità.
Nel corso della conversazione, il Presidente, per la prima volta, ha illustrato in modo dettagliato la complessità tecnica della normativa e le sue implicazioni. Il mister Sarri, preso atto formalmente della situazione nella sua interezza, ha confermato la propria piena disponibilità a proseguire con determinazione l’impegno preso verso il Club e la tifoseria.
Una scelta quella del Comandante, che ribadisce il suo forte attaccamento ai colori biancocelesti e a tutto il popolo laziale un popolo straordinario, che merita serietà e coerenza".
#Lazio #DAZN
"Nella mattinata odierna, il Presidente Claudio Lotito e l’allenatore Maurizio Sarri hanno avuto un lungo e approfondito confronto telefonico, nei vari punti affrontanti si e’ discusso a lungo in merito alla situazione regolamentare legata all’indice di liquidità.
Nel corso della conversazione, il Presidente, per la prima volta, ha illustrato in modo dettagliato la complessità tecnica della normativa e le sue implicazioni. Il mister Sarri, preso atto formalmente della situazione nella sua interezza, ha confermato la propria piena disponibilità a proseguire con determinazione l’impegno preso verso il Club e la tifoseria.
Una scelta quella del Comandante, che ribadisce il suo forte attaccamento ai colori biancocelesti e a tutto il popolo laziale un popolo straordinario, che merita serietà e coerenza".
#Lazio #DAZN
IL PATTEGGIAMENTO DEL SECOLO
Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici chiedono il patteggiamento per evitare il rischiosissimo processo per falso in bilancio e aggiotaggio informativo, ossia false informazioni, fatti per cui erano stati chiesti addirittura i domiciliari per Andrea Agnelli.
Bilanci non conformi, plusvalenze fittizie, manovre stipendi e artifici vari per contenere il disastro dei conti della Juventus, iniziato con l'acquisto di Cristiano Ronaldo nel 2018.
Il patteggiamento era stato già ottenuto dalla Juventus, giudicata dalla giustizia sportiva e punita con 10 punti e una multa di poco superiore a 700mila euro. L'Uefa, poi, aggiunse una multa di 20 milioni di euro (10 da pagare subito) ed escluse il club torinese dalle coppe europee per la stagione 2023/2024. Non glieli ha toccati nessuno i due scudetti dal 2018/19, momento del suicidio da più di 80 milioni a stagione sui bilanci, fra stipendio lordo e costi accessori, mentre la stampa nazionale "di regime" raccontava di affare del secolo, di magliette che ripagavano la spesa, e i tifosi bianconeri ripetevano festosamente come pappagalli ammaestrati.
Con la prematura eliminazione in Champions per mano dell'Ajax (con mancati introiti), qualcuno (tra cui chi scrive) più attento al peso di Cristiano Ronaldo sui bilanci juventini (un sesto dei ricavi impegnati solo per lui), ma anche di De Ligt (altra mezza follia) e di altri calciatori di una rosa per cui aumentavano i costi molto più dei ricavi, e consapevole che il bilancio del 2018-2019 avrebbe evidenziato una preoccupante inversione di tendenza rispetto a quelli passati, avvertiva che si sarebbe potuta spalancare la botola dell’abisso finanziario sotto i piedi della Juventus. Non si leggeva o sentiva nulla di simile su quotidiani e trasmissioni nazionali, e alla stessa maniera, dopo l'esplosione della pandemia da Covid, la stampa di cui sopra, la stessa che fino ad allora aveva descritto Dybala come il nuovo Messi, narrava il taglio dei 4 stipendi dei calciatori e tecnici dell'ormai asfittica Juventus (90 milioni di risparmio dichiarato, mentre era di 22,5) come esempio virtuoso da seguire.
Le dimissioni del CdA arrivarono improvvise nel novembre 2022, con la Juventus ormai collassata su se stessa e ulteriormente gravata di un forte danno d'immagine. Le inevitabili conseguenze dell' "affare del secolo".
________
#AndreaAgnelli #Agnelli #Nered #PavelNedved #paratici #Juventus #ronaldo #cristianoronaldo #inchiestaprisma #AngeloForgione
Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici chiedono il patteggiamento per evitare il rischiosissimo processo per falso in bilancio e aggiotaggio informativo, ossia false informazioni, fatti per cui erano stati chiesti addirittura i domiciliari per Andrea Agnelli.
Bilanci non conformi, plusvalenze fittizie, manovre stipendi e artifici vari per contenere il disastro dei conti della Juventus, iniziato con l'acquisto di Cristiano Ronaldo nel 2018.
Il patteggiamento era stato già ottenuto dalla Juventus, giudicata dalla giustizia sportiva e punita con 10 punti e una multa di poco superiore a 700mila euro. L'Uefa, poi, aggiunse una multa di 20 milioni di euro (10 da pagare subito) ed escluse il club torinese dalle coppe europee per la stagione 2023/2024. Non glieli ha toccati nessuno i due scudetti dal 2018/19, momento del suicidio da più di 80 milioni a stagione sui bilanci, fra stipendio lordo e costi accessori, mentre la stampa nazionale "di regime" raccontava di affare del secolo, di magliette che ripagavano la spesa, e i tifosi bianconeri ripetevano festosamente come pappagalli ammaestrati.
Con la prematura eliminazione in Champions per mano dell'Ajax (con mancati introiti), qualcuno (tra cui chi scrive) più attento al peso di Cristiano Ronaldo sui bilanci juventini (un sesto dei ricavi impegnati solo per lui), ma anche di De Ligt (altra mezza follia) e di altri calciatori di una rosa per cui aumentavano i costi molto più dei ricavi, e consapevole che il bilancio del 2018-2019 avrebbe evidenziato una preoccupante inversione di tendenza rispetto a quelli passati, avvertiva che si sarebbe potuta spalancare la botola dell’abisso finanziario sotto i piedi della Juventus. Non si leggeva o sentiva nulla di simile su quotidiani e trasmissioni nazionali, e alla stessa maniera, dopo l'esplosione della pandemia da Covid, la stampa di cui sopra, la stessa che fino ad allora aveva descritto Dybala come il nuovo Messi, narrava il taglio dei 4 stipendi dei calciatori e tecnici dell'ormai asfittica Juventus (90 milioni di risparmio dichiarato, mentre era di 22,5) come esempio virtuoso da seguire.
Le dimissioni del CdA arrivarono improvvise nel novembre 2022, con la Juventus ormai collassata su se stessa e ulteriormente gravata di un forte danno d'immagine. Le inevitabili conseguenze dell' "affare del secolo".
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#AndreaAgnelli #Agnelli #Nered #PavelNedved #paratici #Juventus #ronaldo #cristianoronaldo #inchiestaprisma #AngeloForgione
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La Lazio ha mancato ai controlli #FIGC di marzo il rispetto di tre parametri di liquidità, costi e indebitamento. Il mercato è bloccato fino a gennaio, Lotito spera di aggirare il blocco facendo allineare le norme italiane a quelle #Uefa. Fonte CDS. Debiti totali 282 milioni€.
La #Lazio fattura 80 milioni di euro, ha un debito fiscale di 141 milioni dilazionato in 23 anni. Un patrimonio del sotto zero.
Tecnicamente la Lazio dovrebbe portare i libri in tribunale così come Inter (734 mln di debito) Roma (636 mln di debiti) e Genoa (265 mln di debiti)
Il resto sono chiacchiere da bar.
Il lato oscuro del calcio
La #Lazio fattura 80 milioni di euro, ha un debito fiscale di 141 milioni dilazionato in 23 anni. Un patrimonio del sotto zero.
Tecnicamente la Lazio dovrebbe portare i libri in tribunale così come Inter (734 mln di debito) Roma (636 mln di debiti) e Genoa (265 mln di debiti)
Il resto sono chiacchiere da bar.
Il lato oscuro del calcio
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Klopp attacca il Mondiale per Club: “La peggior idea mai implementata nel calcio”. Siete d’accordo? 😠🌎🏆
L’ex allenatore del Liverpool ha lanciato un duro attacco al Mondiale per Club ai microfoni del quotidiano tedesco Die Welt: “Capisco che per alcuni club i soldi siano tanti, ma non è così per tutti. I giocatori non hanno più tempo per recuperare, né fisicamente né mentalmente. L’anno scorso c’erano Coppa America ed Europeo, quest’anno il Mondiale per Club, l’anno prossimo il Mondiale. Quando dovrebbero riposarsi?”.
E ancora: “Un giocatore Nba guadagna tanto e si riposa quattro mesi all’anno. Virgil van Dijk non ha mai avuto una pausa del genere, né quegli stipendi. Non si può andare avanti così. Senza pause, anche il prodotto perde valore. In tutta la mia carriera, ho avuto solo una volta una preparazione di due settimane e mezzo con l’intera squadra a disposizione. Poi abbiamo giocato ogni tre giorni per un anno intero. È disumano”.
L’ex allenatore del Liverpool ha lanciato un duro attacco al Mondiale per Club ai microfoni del quotidiano tedesco Die Welt: “Capisco che per alcuni club i soldi siano tanti, ma non è così per tutti. I giocatori non hanno più tempo per recuperare, né fisicamente né mentalmente. L’anno scorso c’erano Coppa America ed Europeo, quest’anno il Mondiale per Club, l’anno prossimo il Mondiale. Quando dovrebbero riposarsi?”.
E ancora: “Un giocatore Nba guadagna tanto e si riposa quattro mesi all’anno. Virgil van Dijk non ha mai avuto una pausa del genere, né quegli stipendi. Non si può andare avanti così. Senza pause, anche il prodotto perde valore. In tutta la mia carriera, ho avuto solo una volta una preparazione di due settimane e mezzo con l’intera squadra a disposizione. Poi abbiamo giocato ogni tre giorni per un anno intero. È disumano”.
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“ Il calcio deve fare un passo indietro . Anche questo hanno insegnato le Olimpiadi del 2024. Perché lo sport è sacrificio. Il calcio è ormai lo sport in cui si lavora meno. Ho visto atleti di altri sport allenarsi 8-9 ore al giorno, l’ho visto fare anche a un tennista che è numero 120 al mondo : ha provato la battuta per 1 ora. Ma se oggi chiedo a un mio giocatore di fare 20 minuti di cross, dopo 10 minuti mi chiede : “Mister posso andare a fare la doccia ? ”
Mentre negli altri sport fanno 8-9 ore al giorno, rischiando di perdere una medaglia e il lavoro di un anno intero per un centesimo, il calciatore fa poco più di 2 ore. Il calcio una volta era sacrificio. Oggi la cosa più importante nel calcio è giocare 10 palle indietro al portiere e fare meno fatica possibile. Potremmo essere migliori a livello europeo, ma rispetto ad altri sport siamo molto indietro “.
Pierpaolo Bisoli
Silvio Baldini ha portato il Pescara in serie B con 2 allenamenti al giorno 3 volte a settimana.
Mentre negli altri sport fanno 8-9 ore al giorno, rischiando di perdere una medaglia e il lavoro di un anno intero per un centesimo, il calciatore fa poco più di 2 ore. Il calcio una volta era sacrificio. Oggi la cosa più importante nel calcio è giocare 10 palle indietro al portiere e fare meno fatica possibile. Potremmo essere migliori a livello europeo, ma rispetto ad altri sport siamo molto indietro “.
Pierpaolo Bisoli
Silvio Baldini ha portato il Pescara in serie B con 2 allenamenti al giorno 3 volte a settimana.
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Nunziata, la fatica di Sisifo
che merita la conferma nell'Under 21
Da tredici anni nei quadri federali, due volte vicecampione d'Europa con l'Under 17, vicecampione del mondo con l'Under 20, eliminato nei quarti degli ultimi Europei a causa di un arbitraggio disastroso, l'allenatore ha il contratto in scadenza il 30 giugno. Ed è pronto a costruire un altro ciclo di talenti da valorizzare
Il 22 luglio Carmine Nunziata compirà 58 anni. Da tredici è nei quadri federali dove, salendo i gradini a uno a uno, è arrivato alla guida dell'Under 21, appena immeritatamente eliminata dalla Germania nei quarti di finale dell'Europeo a causa del disastroso arbitraggio del lituano Manfredas Lukjancukas. Il contratto del ct scadrà il 30 giugno ed è auspicabile che Gravina lo rinnovi, senza se e senza ma. Nunziata si è guadagnato sul campo la conferma e, dal luglio 2012, quando venne nominato vice dell'allora tecnico dell'Under 21, Devis Mangia, il suo lavoro si è rivelato molto prezioso nella ricerca e nella valorizzazione dei talenti di cui il nostro calcio ha più che mai maledettamente bisogno. A quest'opera di scouting, Nunziata ha coniugato i risultati: vicecampione d'Europa con l'Under 17 nel 2018 e nel 2019, lo stesso anno in cui è arrivato ai quarti di finale del Mondiale Under 17; semifinalista del'Europeo Under 19 nel 2020; vicecampione del mondo Under 20 nel 2023. Complessivamente, alla guida delle diverse Under, Nunziata ha registrato una percentuale di vittoria del 66,67% (in 105 partite, 70 vittorie, 13 pareggi e 22 sconfitte). Ma, soprattutto, basti leggere la formazione andata in campo contro la Germania e capace di trascinarla ai supplementari nonostante fosse ridotta in 9 contro undici, il ct ha trasmesso alla Giovane Italia un gioco di qualità, l’agonismo, lo spirito di squadra, l’orgoglio di indossare la maglia azzurra. E tutto questo, nonostante Desplanches (Palermo), Zanotti (Lugano), Pirola (Okympiakos) e Gnonto (Leeds) non giochino in Serie A, dove Ghilardi è stato l’unico degli Azzurrini a giocare per 2.030 minuti. Ruggeri, invece, ne ha assommati 1.749 ed è stato il solo a vantare esperienze in Champions League; Pisilli e Casadei sono andati appena sopra il muro dei 1.000 minuti. Ciononostante, Nunziata ha avuto il merito di credere in loro e ha costruito una signora Under. Chi meglio di lui, può costruire il nuovo ciclo? #Nunziata #azzurri #under21 #CT #FGCI #Gattuso #gravina #corrieredellosport
che merita la conferma nell'Under 21
Da tredici anni nei quadri federali, due volte vicecampione d'Europa con l'Under 17, vicecampione del mondo con l'Under 20, eliminato nei quarti degli ultimi Europei a causa di un arbitraggio disastroso, l'allenatore ha il contratto in scadenza il 30 giugno. Ed è pronto a costruire un altro ciclo di talenti da valorizzare
Il 22 luglio Carmine Nunziata compirà 58 anni. Da tredici è nei quadri federali dove, salendo i gradini a uno a uno, è arrivato alla guida dell'Under 21, appena immeritatamente eliminata dalla Germania nei quarti di finale dell'Europeo a causa del disastroso arbitraggio del lituano Manfredas Lukjancukas. Il contratto del ct scadrà il 30 giugno ed è auspicabile che Gravina lo rinnovi, senza se e senza ma. Nunziata si è guadagnato sul campo la conferma e, dal luglio 2012, quando venne nominato vice dell'allora tecnico dell'Under 21, Devis Mangia, il suo lavoro si è rivelato molto prezioso nella ricerca e nella valorizzazione dei talenti di cui il nostro calcio ha più che mai maledettamente bisogno. A quest'opera di scouting, Nunziata ha coniugato i risultati: vicecampione d'Europa con l'Under 17 nel 2018 e nel 2019, lo stesso anno in cui è arrivato ai quarti di finale del Mondiale Under 17; semifinalista del'Europeo Under 19 nel 2020; vicecampione del mondo Under 20 nel 2023. Complessivamente, alla guida delle diverse Under, Nunziata ha registrato una percentuale di vittoria del 66,67% (in 105 partite, 70 vittorie, 13 pareggi e 22 sconfitte). Ma, soprattutto, basti leggere la formazione andata in campo contro la Germania e capace di trascinarla ai supplementari nonostante fosse ridotta in 9 contro undici, il ct ha trasmesso alla Giovane Italia un gioco di qualità, l’agonismo, lo spirito di squadra, l’orgoglio di indossare la maglia azzurra. E tutto questo, nonostante Desplanches (Palermo), Zanotti (Lugano), Pirola (Okympiakos) e Gnonto (Leeds) non giochino in Serie A, dove Ghilardi è stato l’unico degli Azzurrini a giocare per 2.030 minuti. Ruggeri, invece, ne ha assommati 1.749 ed è stato il solo a vantare esperienze in Champions League; Pisilli e Casadei sono andati appena sopra il muro dei 1.000 minuti. Ciononostante, Nunziata ha avuto il merito di credere in loro e ha costruito una signora Under. Chi meglio di lui, può costruire il nuovo ciclo? #Nunziata #azzurri #under21 #CT #FGCI #Gattuso #gravina #corrieredellosport
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